Delitti e Misfatti ad Alberona dal 1675 al 1929

€ 23.75

Autore: Giusepe Onorato
Pag. 594 prezzo: € 25,00
ISBN: 9788897409953

L’idea di questa raccolta è nata qualche anno fa quando presso l’Archivio di Stato di Lucera, consultai un processo riguardante una mia prozia, sorella di mio nonno Alessandro Palumbo.

Tendenzialmente le mie letture si erano sempre dirette verso testi storici e, in particolare, quelli collocati nel periodo che va dalla fine del Medio Evo al diciannovesimo secolo.

Non la Grande Storia, segnata dalle date di guerre, scoperte, grandi uomini, e così via, ma la Storia Piccola, quella che riguarda singole persone la vita di tutti i giorni e, in particolare, i processi inquisitoriali o civili.

Fra questi sono rimasto particolarmente colpito dalla lettura degli atti originali del processo alla Monaca di Monza, agli Untori di Milano, alle Streghe di Salem, a Gostanza da Libbiano, a Vittore Soranzo e via dicendo.

Non si tratta di testi di larga diffusione e spesso, neanche di facile lettura.

Oggi si stampa una caterva di libri sui più svariati argomenti, eppure si legge molto meno di una volta. I motivi sono tanti che, in questa sede, non è il caso di approfondire.

A prima vista pare curioso che ad un aumento dell’offerta di libri corrisponda un numero minore di lettori. Ma se si riflette tanto strano non è.

Oggi un libro, come tutte le altre cose, è una merce che va posta sul mercato dove deve trovare uno acquirente. L’acquirente-tipo, così come è prefigurato se non è un cretino vero e proprio poco ci manca. Perché?

L’ossessione di vendere impone che il testo sia di facile lettura. E cosa c’è di meglio di un libro che insegna a dimagrire, a essere belli, a imparare a parlare un’altra lingua, cucinare, o che racconti storie mielose e “democratiche”.

Tornando al discorso iniziale avevo pensato in un primo momento, di trascrivere pochi processi riguardanti il territorio di Alberona e/o gli alberonesi, selezionando quelli con le imputazioni più gravi, quali gli omicidi premeditati, stupri, rapine.

Mi sono reso conto però che la sensibilità dell’epoca in materia di crimini, era diversa da quella odierna. Non solo, ma su diversi reati per i quali oggi si procede d’ufficio, allora era necessaria una querela di parte. Doveva essere il danneggiato, o chi per lui, a presentare doglianza (querela, lamento) all’autorità, onde ottenere la punizione del colpevole e il risarcimento del danno.

Ad esempio l’incendio ed il taglio abusivo di legna nei boschi Comunali, al tempo della Regia Udienza, era considerato un crimine di particolare gravità, perseguito d’ufficio. Si comprende che ciò era dovuto al fatto che i boschi rappresentavano una ricchezza per gli abitanti del paese da conservare e difendere gelosamente. Si pensi solo alla legna necessaria per riscaldare le case nei freddi inverni, al pascolo per gli armenti.

Questa è la prima volta che Alberona è raccontata in questo modo.

Sicuramente nel testo vi sono errori ed inesattezze. Succede sempre. Sarò grato a chi vorrà segnalarle.